Dizionario del diavolo

Il dizionario del diavolo 2

Secondo appuntamento con le argute definizioni di Ambrose Bierce. Quanto leggerete è stato liberamente tratto da: Ambrose Bierce, Dizionario del diavolo, Longanesi & C., Milano 1985, con introduzione di Guido Almansi e traduzione di Daniela Fink.

Ancora qualche parola con la lettera A.

ammirazione (s.f.) La nostra cortese ammissione che un’altra persona ci somiglia.

ammirevole (agg.) Quello che faccio bene io, da non confondere con quello che fai bene tu.

amnistia (s.f.) Magnanimità dello Stato nei confronti di quei malfattori che sarebbe troppo costoso punire.

amore coniugale (s.m.) Erotismo che viene perversamente deviato verso la propria moglie.

anno (s.m.) Una serie di trecentosessantacinque delusioni.

antipatia (s.f.) Sentimento che ispira l’amico dell’amico.

apatico (agg.) Sposato da sei settimane.

aria (s.f.) Sostanza nutritiva fornita dalla generosità della Provvidenza per ingrassare i poveri.

arrestato (p.p.) Colto sul fatto senza denaro sufficiente a corrompere il poliziotto

aspettativa (s.f.) Condizione dello spirito che, nel processo delle emozioni umane, è preceduto dalla speranza e seguito dalla disperazione

assente (agg.) Soggetto agli attacchi degli amici e dei conoscenti; diffamato; calunniato; denigrato in tutti i sensi e in ogni occasione. Ha, purtroppo, sempre e inevitabilmente torto.

associazione (s.f.) L’atto di unire parecchie persone allo scopo di alleggerirle della responsabilità per le loro azioni.  

assurdità (s.f.) Argomentazione di un avversario. Affermazione o principio manifestamente contrario alla propria opinione.

avaro (agg.) Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre persone vorrebbero tanto ottenere.

avversario (s.m.) Un mascalzone che si permette di avere le nostre stesse aspirazioni.

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