Legge di Murphy

Altre cose che capitano

Continuiamo a sorridere con tutte quelle piccole verità che ognuno di noi, prima o poi, ha sperimentato nella vita di tutti i giorni, situazioni assurde o paradossali, in cui è decisamente meglio ridere. Assiomi, teoremi, leggi e paradossi, sono liberamente tratti dal libro La legge di Murphy di Arthur Bloch.

Legge del traffico

Se partite un’ora prima prevedendo traffico, incontrerete un ingorgo da un’ora e mezza.

Assioma della semplificazione

Se hai un problema che deve essere risolto dalla burocrazia, ti conviene cambiare problema.

Legge del capo

Quando chi comanda sorride di fronte a un problema, è perché ha già pensato a chi dare la colpa.

Regola del sussurro

La gente crederà a qualunque cosa, se gliela sussurri nell’orecchio.

Tautologia dello studente

L’insegnante non è mai assente il giorno dell’esame.

Assioma della casalinga

I lavori domestici sono qualcosa che nessuno nota, a meno che non siano stati fatti.

Paradosso dello psicanalista

Chiunque vada ad uno psicanalista, dovrebbe farsi curare il cervello.

Legge di Faust

Il giorno che deciderai di vendere l’anima, il valore delle anime crollerà.

Teorema della fortuna

Le probabilità di vincere la lotteria sono leggermente superiori se compri il biglietto.

Legge del negozio di abbigliamento

Se un capo è misura unica, non va bene a nessuno.

Corollario 1: se ti sta bene, è un colore orrendo.

Corollario 2: se ti sta bene ed è un bel colore, è escluso dallo sconto.

Legge del ristorante

Più è lungo il menù, prima il cameriere viene a prendere le ordinazioni.

Corollario: più lungo è il nome sul menù, meno buono è il piatto.

Legge dell’officina

Ogni attrezzo, quando cade, rotola fino al punto più inaccessibile dell’officina.

Corollario: sulla strada verso quel punto, l’attrezzo caduto ti schiaccerà un piede.

Assioma del 404

Più hai bisogno di un sito, più è probabile che non esista più.

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19 risposte a "Altre cose che capitano"

  1. Anche da noi in Azienda persiste il concetto di “dare la colpa”.
    Credo che sia un modo di lavorare antiquato, anni ’70, tipo padre/padrone.
    In una Azienda un po’ evoluta, di fronte a un problema/errore, credo sia più efficiente trovare il sistema perché non accada più, con metodi di lavoro diversi e migliori criteri di controllo rispetto a quelli attuali, piuttosto che sgridare il dipendente incolpandolo dell’errore dicendogli di stare più attento.

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