A Rossini è attribuito uno degli aneddoti più cattivi che io conosca.
Siamo nel maggio del 1864, a Parigi, e muore Giacomo Meyerbeer, operista tedesco attivo soprattutto nella capitale francese, dove aveva fatto amicizia con Rossini, anch’egli da anni colà residente: Va detto che i due compositori nutrivano l’uno per l’altro profondissima stima.
Meyerbeer è dunque passato a miglior vita. Il giorno seguente, un nipote del defunto si reca da Rossini e gli consegna una partitura: “È una marcia funebre che ho composto per mio zio”, dice il giovanotto, “Poiché vorrei farla suonare durante le esequie, umilmente chiedo la vostra approvazione”. Rossini esamina la composizione, solleva un sopracciglio e infine dice: “Va bene, avete la mia approvazione. Certo, molto meglio sarebbe se foste morto voi e la marcia funebre l’avesse composta vostro zio”.
🙂
ciao
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Ciao
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A Rossini è attribuito uno degli aneddoti più cattivi che io conosca.
Siamo nel maggio del 1864, a Parigi, e muore Giacomo Meyerbeer, operista tedesco attivo soprattutto nella capitale francese, dove aveva fatto amicizia con Rossini, anch’egli da anni colà residente: Va detto che i due compositori nutrivano l’uno per l’altro profondissima stima.
Meyerbeer è dunque passato a miglior vita. Il giorno seguente, un nipote del defunto si reca da Rossini e gli consegna una partitura: “È una marcia funebre che ho composto per mio zio”, dice il giovanotto, “Poiché vorrei farla suonare durante le esequie, umilmente chiedo la vostra approvazione”. Rossini esamina la composizione, solleva un sopracciglio e infine dice: “Va bene, avete la mia approvazione. Certo, molto meglio sarebbe se foste morto voi e la marcia funebre l’avesse composta vostro zio”.
🙂
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Non era uno che le mandava a dire, a quanto pare.
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Questi aneddoti vanno presi sempre con beneficio di inventario. Ma sul fatto che Rossini avesse un bel… caratterino non si può dubitare 🙂
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