Racconti a puntate

Cronache di un amore #16

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Quella mattina, in ufficio, Luca non riusciva a concentrarsi sul lavoro. Impossibile non pensare a Gaia e alla piega che stava prendendo il loro rapporto. L’idea di una convivenza si faceva sempre più spazio nei suoi pensieri, e del resto non aveva nessun senso vivere in due case diverse, ma non sapeva come l’avrebbe presa Gaia.

Con Marina era stato diverso, perché all’epoca vivevano entrambi con i genitori, e iniziare una convivenza aveva significato mettere su casa insieme, partendo da zero; ora, invece, sia lui che Gaia avevano ognuno la propria abitazione e le proprie abitudini, e andare a vivere insieme significava dover rinunciare a una parte della loro indipendenza. Doveva chiedere a Gaia di lasciare la sua casa per trasferirsi da lui, e non era sicuro che avrebbe accettato.

Per quel poco che ne sapeva, gli uomini con cui Gaia aveva convissuto si erano sempre trasferiti da lei, anzi per essere più precisi, si erano fatti ospitare con qualche scusa e non se ne erano più andati finché, per un motivo o per l’altro, la storia era finita. Chissà come avrebbe preso la sua proposta di trasferirsi da lui. Forse sarebbe stato meglio alternarsi per un po’, per non accelerare troppo i tempi, e vedere se la loro storia funzionava.

Ma Luca era un uomo passionale, e per quanto ci avesse messo parecchio per arrivare al rapporto fisico, ora non ne voleva più fare a meno: l’idea di tornare la sera dal lavoro e trovare Gaia ad aspettarlo lo stuzzicava molto, e gli piaceva il pensiero di poter dividere con lei anche i piccoli momenti di quotidianità, quelle banalità che solo la convivenza può offrire e che rendono un rapporto più vero.

E poi c’era un altro aspetto che gli interessava: se fossero andati a vivere insieme avrebbe potuto tenerla meglio sotto controllo. Si sentiva sempre più sicuro di amarla, ma i dubbi rimanevano e non erano pochi. Ogni serata passata lontano da lei sarebbe stato un tormento, con il dubbio che magari uscisse con qualcun altro o anche solo con una delle sue amiche, per poi finire in qualche locale.

In più, Luca aveva notato quanto le piacesse il sesso e sembrava che lui riuscisse a soddisfarla particolarmente bene. Anche con Marina non c’erano mai stati problemi, ma lei sembrava gradire moltissimo anche quello che a Marina non era mai piaciuto più di tanto. Gaia non si faceva pregare, anzi. Pur lasciando a lui l’iniziativa, sembrava che non aspettasse altro, e che la cosa la facesse letteralmente impazzire. Questo naturalmente lo eccitava e compiaceva il suo orgoglio maschile, oltre ad aumentare il piacere di entrambi. Inutile cercare di negarlo: ci sono donne molto portate per il sesso, senza per questo essere delle ninfomani, e altre invece che lo vivono come uno spiacevole dovere. Gaia sembrava decisamente appartenere al primo gruppo, con un piacevolissimo extra: non solo amava il sesso, ma sapeva farlo molto bene. Una volta era riuscita persino a farlo venire due volte di seguito, non è una cosa che capiti spesso. Certo Luca era molto all’antica sull’argomento: l’idea di una donna calda non gli dispiaceva affatto, ma era chiaro che la fedeltà doveva essere un punto fermo, e pensava che se Gaia avesse potuto scatenarsi con lui, non avrebbe avuto bisogno di cercare altro.

Alla fine decise che le avrebbe dato le chiavi di casa sua, e poi sarebbe stata lei a decidere cosa farne. Era la soluzione ideale.

Ormai era ora di pranzo e con questi pensieri non sarebbe riuscito più a combinare niente in ufficio, così decise di andare al solito posto, per il solito tramezzino di mezzogiorno.

Mentre si dirigeva alla tavola calda, notò da lontano Dario che camminava per strada, tenendo per mano una donna. La curiosità di vedere chi fosse la donna si era impadronita subito di Luca, perciò si era fermato con l’auto, visto che i due si dirigevano proprio verso di lui. A Luca sembrò di riconoscere il volto della donna, era certo di averlo già visto, ma non ricordava dove. Non era mai stato molto fisionomista. Poi all’improvviso, un’illuminazione: era Stefania! Era proprio lei, quella del video, con qualche anno in più, ma era sicuramente lei. Pensò che fosse strano: Gaia aveva detto che si erano lasciati dopo quella litigata. In realtà la donna aveva un taglio di capelli diverso e anche il colore era più chiaro, ma era passato parecchio tempo dall’epoca del filmato, e poi Luca l’aveva visto solo per pochi attimi e si era concentrato soprattutto su Gaia. Eppure, più guardava la donna che stava scherzando con Dario, più gli sembrava che si trattasse di Stefania.

Forse a Dario piaceva quel tipo di donna e finiva per sceglierle tutte simili. Luca si ricordò di un suo amico che aveva avuto tutte fidanzate che sembravano fatte con lo stampino, bionde, minute e magrissime; si era persino chiesto come facesse a trovarle tutte uguali. Quando i due furono abbastanza vicini, si rese conto che era proprio Stefania. Lo teneva per mano e si strusciava come una gattina in cerca di coccole; era difficile collegare quell’immagine di forte intimità con il racconto dello schiaffo che gli aveva fatto Gaia. Di certo Stefania in quel momento sembrava felice.

Luca non poté fare a meno di riflettere sulla cosa. Probabilmente, passato il momento della rabbia, entrambi erano tornati sui loro passi. Dario sicuramente aveva capito di aver esagerato e forse le aveva chiesto scusa, e di certo Stefania aveva capito le ragioni di Dario. Quando si ama si tende sempre a perdonare, questa era una cosa che Luca aveva capito da tempo. Quando si è irremovibili, è perché non si ama più; vuol dire che l’amore è sparito, magari è rimasto l’affetto, ma l’amore vero, quello con la A maiuscola, è scomparso definitivamente.

A quanto pare Stefania era ancora innamorata di Dario, e quelle che le amiche vedevano come delle limitazioni della sua libertà, per lei non lo erano. Anzi, le attenzioni di Dario la rendevano felice. Meglio uno come Dario, anche se geloso, piuttosto che un farfallone come Piero che se la faceva con tutte, senza impegnarsi con nessuna in modo serio.

Mentre Dario e Stefania giravano l’angolo, Luca finì per pensare di nuovo a Gaia e al loro rapporto: lui avrebbe mantenuto le sue promesse, si sarebbe preso cura di Gaia e di sicuro non sarebbe corso dietro ad altre donne.

Continua…

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11 risposte a "Cronache di un amore #16"

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