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Cronache di un amore #70

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Loredana stava passeggiando da sola, immersa nei suoi pensieri: aveva appuntamento con Gaia per pranzo. Le aveva telefonato chiedendo di poterla incontrare e dalla voce sembrava sconvolta, anche se non aveva voluto raccontarle niente per telefono. Così Loredana aveva rimandato i suoi impegni per incontrarsi con l’amica.

Mentre camminava, guardava distrattamente le vetrine e si accorse che in una era esposto uno specchio. Si fermò e non poté fare a meno di guardare la sua immagine riflessa. Era cambiata molto negli ultimi tempi, da quando aveva conosciuto Vittorio; era cambiata la sua vita, sicuramente, ma soprattutto era cambiata lei. Non era la prima volta che passava davanti a quello specchio: ricordava di essersi fermata altre volte, magari per aggiustare i capelli o il trucco. Ma non si era mai soffermata come questa volta.
Si chiese se le piacesse quello che vedeva, e dovette ammettere che non si era mai sentita così bella, e soprattutto sicura di sé. Con l’arrivo di Vittorio la sua vita era stata stravolta, ma lei si sentiva rinata. Aveva accantonato molte delle sue convinzioni, di quei falsi moralismi inculcati da un’educazione bigotta che l’avevano spesso fatta sentire a disagio; si era liberata di quei freni e con essi erano sparite le insicurezze e i timori. Ora si sentiva una donna nuova, più forte, consapevole di se stessa e dei propri desideri.
Aveva fatto cose che non avrebbe mai pensato di poter fare, ma alla fine non se ne era mai pentita. Anzi, aveva scoperto un lato di se stessa che non immaginava esistesse, ma ora che Vittorio l’aveva accompagnata in questo viaggio nelle profondità del piacere, sentiva che non sarebbe più potuta tornare alla vita di prima.
Certo si rendeva conto che, se non fosse stato per lui, tante cose non le sarebbero neppure venute in mente, e che il suo appoggio e la sua presenza erano stati fondamentali per farle trovare il coraggio di sperimentare. Ma l’aveva sempre lasciata libera di scegliere fino a che punto arrivare, e dopotutto doveva ammettere di non aveva mai fatto nulla che non le piacesse.
Il pensiero era andato inevitabilmente all’esperienza che Vittorio le aveva appena fatto vivere con Eleonora: mai avrebbe pensato che potesse succedere, ma soprattutto mai avrebbe immaginato che potesse essere così appagante. Pensandoci non era così assurdo, perché chi meglio di una donna può sapere dove toccare un’altra donna, quali punti stimolare, dove usare le dita e dove affondare la lingua. Ormai Loredana aveva provato di tutto insieme a Vittorio, ma doveva riconoscere che il piacere provato con Eleonora era stato qualcosa di speciale, e non solo perché Vittorio ne aveva goduto insieme a lei.
Dopo un primo momento di imbarazzo, Loredana era riuscita a lasciarsi andare completamente, al punto da non essere neppure gelosa vedendo Vittorio che faceva sesso con Eleonora, dopo essere stato con lei. Anzi, le sembrò naturale che anche lei avesse la sua parte di piacere, dopo averne procurato tanto a entrambi. Eleonora era bravissima, sapeva come eccitare indifferentemente uomini e donne con ogni parte del suo corpo, e il bello è che le veniva naturale, non c’era in lei nessun imbarazzo e di sicuro non si risparmiava.
Loredana si guardò ancora una volta nello specchio e provò un pizzico di invidia: chissà se avrebbe mai potuto diventare come lei. Forse, con l’aiuto di Vittorio, e con un po’ di pratica. Di certo si era trasformata, stando con Vittorio, ma non riusciva ad avere rimpianti per quello che era prima. In fondo aveva solo dei preconcetti, prima di conoscerlo. Vedeva il sesso in un certo modo e solo in quello, invece lui le aveva fatto scoprire che poteva avere mille facce diverse.
Si guardò nello specchio e si chiese cosa fosse diventata: ancora adesso, dopo quello che era successo, rimaneva convinta di non provare nessuna attrazione per le donne. Non si era scoperta improvvisamente lesbica, tutt’altro. Il suo desiderio era concentrato esclusivamente su Vittorio, ed era per lui che l’aveva fatto, così come era andata con altri uomini solo perché lui voleva guardarla e godere di lei e del suo piacere. Alla fine, chiunque partecipasse ai loro incontri, uomo o donna che fosse, non aveva importanza, purché loro due fossero al centro dei giochi e ne godessero insieme. 
L’unica cosa che la preoccupava era la dipendenza che ogni giorno di più sentiva di avere nei confronti di Vittorio: lo amava, voleva soltanto che fosse soddisfatto, e probabilmente avrebbe esaudito ogni suo desiderio pur di non perderlo. Questa consapevolezza la spaventava un po’, ma era bilanciata dalla certezza che lui non l’avrebbe mai costretta a fare nulla che non volesse.
Del resto che altro poteva chiederle che non avesse già fatto? Sorrise al pensiero che le fantasie di Vittorio l’avevano già sorpresa più di una volta.
Era davvero felice, e si sentì un po’ in colpa pensando alle sue amiche: Stefania in fuga da Dario e Gaia che le aveva telefonato in lacrime. Tutto faceva pensare che le loro storie fossero al capolinea, e sembrava che la colpa di tutto fosse la gelosia dei loro uomini.
Loredana si sentì fortunata pensando che il suo rapporto con Vittorio non era minimamente paragonabile a qualunque altra storia: tra loro non c’era gelosia né ansia di possesso, ma solo la volontà di impegnarsi per il reciproco piacere e, in fondo, per la reciproca felicità.
Forse, anziché fissarsi sulla fedeltà come obbligo imprescindibile, poteva essere proprio la trasgressione condivisa il segreto per rendere più duraturo un rapporto di coppia.
Mentre era presa da questi pensieri, era arrivata Gaia, e Loredana si era accorta subito dai suoi occhi gonfi che doveva aver pianto parecchio. L’aveva abbracciata, e Gaia si era abbandonata nelle sue braccia e aveva cominciato a raccontare.

Continua…

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9 risposte a "Cronache di un amore #70"

      • Eh, decisamente. Né Gaia, né Stefania, né nessun’altra sana di mente avrebbe mai accettato quelle condizioni. Le sembra persino naturale che faccia sesso con un’altra!! Davanti a lei, poi! L’uomo che dovrebbe sposare! Ormai mi aspetto addirittura che durante il matrimonio potrebbe anche accettare che lui, mentre le da l’anello, si faccia fare un servizietto da una in ginocchio. E’ arrivata a calpestare la sua dignità in ogni modo, non c’è nulla che lui non potrebbe fare. Nulla!

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