Racconti a puntate

Cronache di un amore #74

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(Per il linguaggio esplicito, la lettura è adatta a un pubblico adulto)

Luca aveva chiesto a Gaia d’incontrarsi, e lei era andata all’appuntamento con la convinzione che ormai fosse tutto finito, che fosse solo un modo civile per chiudere la storia. Non si aspettava che Luca volesse tornare insieme, ma di certo non si aspettava neppure che le raccontasse quello che era successo con Marina. Mai e poi mai avrebbe pensato di dover ascoltare Luca che le raccontava di averla tradita.

Stare a sentirlo mentre provava a lavarsi la coscienza con una confessione sincera e dettagliata, come se confessare bastasse a rimettere le cose a posto, non fece altro che aumentare la sua rabbia nei suoi confronti; avrebbe preferito che le dicesse semplicemente di aver capito che Marina era la donna giusta per lui, in fondo lo avrebbe accettato, erano già stati insieme a un passo dal matrimonio. Ma quella confessione che cercava il suo perdono, e ancor di più la sua comprensione, la faceva imbestialire. Dopo che lui non aveva fatto altro che dubitare della sua fedeltà, tanto che per colpa della sua gelosia la loro storia non era riuscita a decollare, adesso le veniva a raccontare che appena uscito di casa sua, era andato a letto con Marina? Avrebbe preferito mille volte non sapere niente, e soprattutto non riusciva a capire per quale motivo avesse deciso di dirglielo. A cosa serviva confessare?
La loro storia era finita nel momento che lui era uscito di casa, quella confessione non solo era inutile, ma provocava in lei una gran rabbia, pensando a tutti quei mesi in cui l’aveva fatta sentire sbagliata e in colpa. Era inaccettabile che ora arrivasse lì a confessare il suo tradimento, e pretendesse pure il suo perdono. Cosa si aspettava da lei? Pensava che gli avrebbe detto che sono cose che capitano?
No, la rabbia era diventato furore e Gaia si sfogò travolgendolo come un fiume in piena che rompe gli argini.
«Vuoi dire che per mesi, pezzo di merda che non sei altro, mi hai rinfacciato il mio passato lamentandoti che non sapevi se potevi fidarti di me, e appena uscito di casa mia sei andato a letto con quella puttana della tua ex? Non vedeva l’ora di riprenderti, vero?»
Luca aveva provato a difendere Marina.
«La colpa è mia, lei non c’entra»
«Col cazzo che la colpa è solo tua! Non ci provare nemmeno a difendere quella santerellina. Bei moralisti che siete, ipocriti e bigotti tutti e due, bravi a far la morale agli altri, ma per voi non vale, vero? La colpa è sua quanto tua. Quanto c’ha messo a strofinartisi addosso? Sarà stata ben felice di poterti consolare. Prima ti molla per far carriera all’estero, poi torna e come se niente fosse viene a riprenderti come se tu fossi un ombrello che aveva dimenticato a casa. E non importa se passa sopra i sentimenti di qualcun altro. Ma già, io sono solo una troia che va a letto con chiunque, non ho sentimenti, vero? Un pezzo di merda e una stronza siete, insieme fate sicuramente una bella coppia»
Luca ascoltava a testa bassa, non sapeva cosa dire, anche perché si rendeva conto che qualunque cosa avesse detto l’avrebbe fatta infuriare ancora di più.
«Bravo, non parlare, tanto lo sai che sei in torto marcio. Stai a giudicare gli altri e poi ti comporti cento volte peggio. Il tuo tradimento, perché lo sai vero che è un tradimento, stronzo che non sei altro, è il peggiore di tutti perché ti nascondi dietro falsi moralismi. Prima predichi la fedeltà come valore irrinunciabile, poi guardati lì. E perché me lo vieni a dire? Credevi che ti dicessi che può capitare? O magari speravi che ti confessassi di averti tradito anch’io? Invece no, mio caro, perché io non sono una stronza come te, io non ho nemmeno guardato un uomo in questi mesi che siamo stati insieme, e avrei continuato a non guardare nessun altro, se solo mi avessi dato l’occasione di dimostrartelo. Mi fai ridere con la tua gelosia, la tua pretesa di essere l’unico. Credi che la tua dolce Marina non si sia data da fare quando era lontana da casa? Perché non glielo chiedi quanti cazzi inglesi si è presa? Magari è tornata solo perché qualcun altro l’ha messa alla porta. A questo non hai pensato, vero?»
Gaia non riusciva a fermarsi, era impaziente di sfogare tutta la rabbia che le aveva fatto accumulare con i suoi dubbi, dall’alto della sua pretesa superiorità morale.
«Non riesci neanche a farmi pena, solo rabbia, sono felice di essermi liberata di te e di aver aperto gli occhi su quelle che si definiscono brave persone come te. La verità è che io merito uno molto meglio di te. Tieniti pure la tua Marina, ma avrai sempre il rimpianto di avermi perso, ricordatelo, mi rimpiangerai eccome, ogni volta che farai sesso con lei penserai a me, perché felice come sei stato con me non lo sarai più. Io invece, di una merda come te non rimpiangerò proprio niente»
Si era girata e se ne era andata via, lasciando lì Luca che non aveva aperto più bocca. La gente, lì intorno, aveva assistito al litigio e ora lo stava fissando, ma a lui non importava. Troppo era il suo senso di colpa. Sapeva di avere torto e sapeva che Gaia aveva ragione, perché felice come era stato con lei, con Marina non lo era mai stato.
Gaia intanto si era allontanata a grandi passi, camminando veloce e piena di rabbia, e intanto pensava tra sé che lo avrebbe sicuramente trovato l’uomo adatto a lei e chissenefrega di Luca, che andasse pure al diavolo; certo che lo avrebbe trovato l’uomo giusto, da qualche parte doveva esserci qualcuno senza tutte quelle paranoie, non poteva certo essere un fantasma. Così, assorta nei suoi pensieri e avanzando come un treno in corsa, era andata a sbattere contro un uomo che veniva in senso opposto al suo, anche lui evidentemente distratto tanto da non vederla. Gaia stava per scusarsi, quando l’uomo, anticipandola, aveva detto Giuro che non sono un fantasma e non mi si può passare attraverso. Gaia era scoppiata a ridere.
«Scusami, avevo la testa da un’altra parte»
«Ti scuso se mi fai compagnia mentre prendo un caffè. Sempre se non hai di meglio da fare»
«In questo momento un caffè è la cosa migliore che mi viene in mente»

Continua…

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10 risposte a "Cronache di un amore #74"

  1. Il discorso di Gaia non fa una piega, ha ragione da vendere…però un giorno anche lei potrebbe ripensare a quanto è stato coglione ma anche onesto Luca ad ammettere il tradimento. In effetti poteva tornare senza dire nulla e lei probabilmente lo avrebbe ripreso. Non so, sono teorie eh….

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