Racconti a puntate

Cronache di un amore #62

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Mentre Luca era a pranzo con Marina, Gaia era stata malissimo: un insieme di pessime sensazioni e brutti pensieri che non riusciva a scacciare. Non poteva negare di temere Marina: Luca non gliene aveva parlato spesso, ma le rare volte che aveva accennato a lei sembrava che ne parlasse con rimpianto. Era stato indubbiamente felice nel periodo in cui aveva vissuto con lei, e Gaia aveva avuto la netta sensazione che qualcosa fosse rimasto sospeso tra loro, come se nessuno dei due avesse davvero messo il punto. E adesso che era tornata, lui aveva sentito il bisogno di andare a pranzo con lei. Perché?

Gaia pensò che se mai avesse rivisto un suo ex, non ci avrebbe neppure pensato ad andarci fuori a pranzo. Innanzi tutto per non far soffrire Luca, e poi perché cosa diavolo avrebbero mai avuto da dirsi?
Come vecchi amici, aveva detto Luca. Vecchi amici un cazzo! Quando tra un uomo e una donna c’è stato il sesso, non ci può più essere solo amicizia. Ci si odia, se è finita male, oppure si ha voglia di scopare di nuovo e magari riprovare a mettersi insieme, se è rimasto qualcosa. E Gaia sapeva bene che tra Luca e Marina non era finita male, era finita in un modo stupido, che è diverso.
In più, la differenza tra lei e Marina era enorme: Marina era affidabile, perfettina, ordinata, e soprattutto aveva un passato immacolato. Questo era il punto su cui lei avrebbe vinto sempre e comunque. Luca non riusciva a scordare il suo passato, e probabilmente non l’avrebbe mai dimenticato. Gaia sapeva che sarebbe stato sempre tra di loro, anche se lui aveva smesso di parlarne.
Per cercare di allontanare questi brutti pensieri, aveva cercato di analizzare la loro relazione in modo obiettivo.  Non era vero che fosse solo sesso: quello senza dubbio funzionava alla grande, ma avevano molte cose in comune e quando stavano insieme le ore passavano serene. Non aveva mai avuto il dubbio che Luca non fosse felice, anzi, era sempre di buon umore. Se solo non fosse stato così geloso. Era convinto che alla prima difficoltà lei sarebbe tornata al suo vecchio stile di vita, e purtroppo non c’era niente che Gaia potesse fare per convincerlo del contrario. Cosa avrebbe potuto fare?
Non poteva certo cambiare il suo passato, ormai aveva fatto delle scelte, giuste o sbagliate, e non si torna indietro. E poi non riusciva proprio a sentirsi in colpa, che cazzo, era la sua vita, e l’aveva vissuta come le pareva fino a prima di conoscerlo. Perché non voleva credere che adesso era cambiata? Perché non riusciva a darle fiducia?
Poi si rese conto che anche lei in questo momento aveva gli stessi dubbi sulla fedeltà di Luca. Lo immaginava flirtare con Marina e magari desiderare di tornare con lei, che non vedeva l’ora di riprenderselo. La gelosia si era impadronita di lei. Si fa presto a parole a dire che ti devi fidare, ma la fiducia non funziona così. È nella mente e nel cuore che deve stare. Magari nel cuore di Luca c’era, ma nella sua testa, forse, non ci sarebbe mai stata. E Gaia si sentiva impotente. Cosa mai avrebbe potuto fare più di quello che aveva già fatto?
Sapeva solo che non voleva perdere Luca, ma le persone non le puoi obbligare a stare con te. E non puoi nemmeno obbligarle a crederti.
Improvvisamente era scoppiata a piangere, silenziosamente, come quando era bambina. Sentiva le lacrime che scendevano e non voleva fare niente per fermarle, come se quello sfogo potesse portar via tutti i suoi problemi. E le venne in mente sua madre quando le diceva che piangere non serve a niente.
Forse non aveva diritto al suo sogno di avere una famiglia e dei bambini, forse stava chiedendo troppo.

Anche Luca stava pensando al pranzo con Marina e ai ricordi che aveva risvegliato, ma non riusciva a sentirsi in colpa nei confronti di Gaia. Ora stava tornando a casa e ancora non sapeva cosa le avrebbe detto.
Si era chiesto che tipo di rapporto fosse il loro, e doveva ammettere che se non ci fosse stato il passato di Gaia lo avrebbe definito una bellissima storia. Lei era dolce, affettuosa, e lo faceva sentire bene. La sera non vedeva l’ora di tornare a casa perché sapeva che lei era lì ad aspettarlo. E non solo per il sesso, anche se non poteva negare che da quel punto di vista lei e Marina non fossero paragonabili. Con Gaia aveva provato emozioni che con Marina non si era mai sognato. Ma Marina gli dava una sensazione di tranquillità e serenità che Gaia non avrebbe mai potuto dargli. Dunque cosa voleva davvero a questo punto della sua vita?
Cominciò a pensare che in fondo sono tante e diverse le storie d’amore che si possono vivere nella vita, e tutte in ugual misura belle. Non era più convinto che ci potesse essere un solo grande amore nella vita. E se era così, che senso aveva sposarsi? Le sue certezze cominciavano a sbriciolarsi.
Più si avvicinava a casa, e più si sentiva confuso. Non sapeva proprio cosa dire. Poteva far finta di niente, ma non era mai stato bravo a mentire. Forse Gaia non avrebbe fatto domande, ma era giusto non dirle dei suoi dubbi? E cosa poteva dirle, se nemmeno lui capiva quale posto occupasse Marina nel suo cuore?

Continua…

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6 risposte a "Cronache di un amore #62"

  1. Forse Gaia sta capendo che ogni azione ha delle conseguenze.. nessuno la rimprovera, ognuno è libero di agire come crede, l’importante è assumersi le proprie responsabilità. Luca non è certo come Dario, e lei sta vedendo sulla sua pelle che non è affatto piacevole avere dubbi.

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